Esperienze maturate con il regime per le piccole banche

La FINMA porta avanti molteplici iniziative volte a strutturare l’implementazione della regolamentazione per le banche nel modo più proporzionale possibile. Nell’ambito del regime per le piccole banche, gli istituti e le società di intermediazione mobiliare delle categorie 4 e 5 che presentano una buona liquidità e capitalizzazione sono esonerati da determinate disposizioni prudenziali.

Nel complesso, nel 2021 il regime per le piccole banche ha comprovato la sua efficacia. Con 57 partecipanti, il numero degli istituti è lievemente diminuito dalla sua introduzione.


Nel 2021 sono state analizzate in modo mirato le prime esperienze maturate dall’introduzione di tale regime, avvenuta il 1o gennaio 2020. Non sono state riscontrate criticità tali da dover essere rimosse prima della valutazione ex post ordinaria delle nuove disposizioni. Sono state individuate possibilità di miglioramento nell’ambito della comunicazione, per esempio in relazione all’esatta estensione delle agevolazioni. L’analisi della FINMA ha evidenziato altresì l’importanza centrale di un approccio dinamico al regime per le piccole banche. Anche in futuro per l’elaborazione o l’aggiornamento del quadro normativo saranno quindi prese in considerazione ulteriori agevolazioni possibili. Una modifica dei criteri di accesso al regime per le piccole banche non è stata ritenuta opportuna. I principali risultati dell’analisi sono stati discussi con gli esponenti del settore in occasione del Simposio per le piccole banche tenutosi a gennaio 2022.


La comprovata efficacia del regime per le piccole banche è tanto più confortante in quanto la sua attuazione si è svolta nel bel mezzo della pandemia di coronavirus in condizioni impegnative. Occorre precisare che, essendo cambiato il comportamento dei clienti in questo contesto, alcune banche hanno constatato difficoltà nell’osservanza del leverage ratio agevolato, in particolare a causa dell’aumentato afflusso di fondi dei clienti. La FINMA intrattiene uno scambio assiduo con il settore al fine di tenere conto di tali sviluppi concreti e di trovare soluzioni adeguate.

 

(Dal Rapporto annuale 2021)

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