In una nuova
Comunicazione sulla vigilanza (03/2021) incentrata sul tema della dismissione del tasso d’interesse di riferimento LIBOR, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA informa sullo stato di avanzamento di tale processo. La FINMA vede le banche sostanzialmente in linea con la tabella di marcia. Al contempo in alcune categorie di prodotto vi sono tuttavia ancora dei ritardi da recuperare, in particolare per quanto concerne l’ambito dei crediti sindacati. Al fine di gestire con successo la dismissione del LIBOR, la FINMA rimanda a una serie di procedure consolidate ed efficaci. L’Autorità ribadisce l’appello agli operatori di mercato a continuare ad attribuire la massima priorità ai preparativi necessari per tale dismissione.
In un’ottica di monitoraggio basata sul rischio, nell’anno in corso la FINMA ha richiesto la presentazione di un’autovalutazione mensile da parte di venti banche e società di intermediazione mobiliare fortemente interessate in termini di volumi dalla dismissione del LIBOR. I dati aggiornati al 31 luglio 2021 indicano che una maggioranza preponderante degli assoggettati alla vigilanza ha finora rispettato le tappe previste dalla tabella di marcia fissata nella Comunicazione sulla vigilanza 10/2020. Dall’inizio del 2020 le banche hanno infatti ridotto di quasi il 90% il numero di contratti privi di solide clausole di fallback per il periodo successivo all’abrogazione del LIBOR. Tuttavia a fine luglio 2021 nei libri contabili degli istituti erano ancora presenti tali contratti per un volume di circa CHF 40 miliardi, la maggior parte dei quali espressi in franchi svizzeri. Il tempo restante per chiudere con successo quanto prima e comunque non oltre la fine del 2021 le negoziazioni residue ancora in essere con le controparti inizia ad assottigliarsi.
La FINMA individua la necessità più accentuata di recuperare terreno nel campo dei crediti sindacati, ovvero le operazioni creditizie in cui almeno due istituti erogano congiuntamente un prestito. In questo ambito la quota dei contratti privi di solide clausole di fallback è diminuita da inizio 2021 soltanto del 28%. La FINMA ribadisce pertanto il proprio appello agli istituti ad affrontare attivamente la questione con le banche sindacate e con i mutuatari stessi, al fine di adeguare i contratti di credito interessati e avere così un’adeguata certezza giuridica in prospettiva futura.
Procedure consolidate per la dismissione del LIBOR
Al fine di prevenire scenari di preparazione insufficiente da parte degli istituti finanziari, nella sua Comunicazione di vigilanza 10/2020 la FINMA ha formulato aspettative chiare e tappe concrete lungo una tabella di marcia ben definita. La FINMA sollecita nuovamente tutti gli operatori del mercato finanziario a portare avanti con la massima priorità i preparativi per la dismissione definitiva del LIBOR In questo senso, nella sua Comunicazione di vigilanza 03/2021 pubblicata in data odierna la FINMA ha allestito una raccolta di procedure consolidate ed efficaci con cui gli istituti possono fare fronte ai rischi residui. La FINMA continuerà a condurre un monitoraggio estremamente attento e puntuale sulla dismissione del LIBOR. Qualora, salvo casi eccezionali rigorosamente limitati e documentati, le banche dovessero sottoscrivere nuovi affari LIBOR, tale fattispecie può configurarsi come una violazione dei requisiti in materia di diritto di vigilanza per quanto concerne un’adeguata gestione del rischio. Laddove presso singoli assoggettati alla vigilanza si dovesse riscontrare una preparazione precaria alla dismissione del LIBOR, la FINMA interverrà con misure specifiche per i singoli istituti.