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Comunicato stampa
2013

La FINMA confisca gli utili della InCore Bank

Il reparto Negoziazioni in conto proprio della InCore Bank AG ha influenzato in modo illecito le quotazioni di borsa dei valori mobiliari a favore della propria banca. Con la sua condotta sul mercato la banca è venuta meno ai suoi obblighi organizzativi e di irreprensibilità. L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA impone alla banca misure vincolanti e confisca gli utili ottenuti in maniera illegale per un ammontare di 3,5 milioni di franchi svizzeri. La InCore Bank ha già adottato misure organizzative e ha completamente sospeso le operazioni di negoziazione di valori mobiliari in conto proprio.

Nel mese di settembre 2012 la FINMA ha aperto un procedimento di enforcement contro la InCore Bank AG, basandosi su una comunicazione della SIX Swiss Exchange SA, che aveva constatato irregolarità nel reparto delle negoziazioni in conto proprio della banca. Il procedimento della FINMA ha messo in luce che, dal gennaio 2007 al giugno 2012, i trader per il conto Nostro della InCore Bank hanno manipolato le quotazioni di un gran numero di azioni e derivati inserendo una notevole quantità di ordini fittizi e ottenendo così ingenti proventi a favore della banca.

La FINMA ammonisce, impone misure vincolanti e ordina la confisca degli utili

La FINMA ammonisce la banca che con la sua condotta ha violato in modo grave gli obblighi organizzativi e di irreprensibilità sanciti dal diritto in materia di vigilanza. Nel periodo in questione entrambi i requisiti legali erano stati precisati nell'allora vigente Circolare FINMA 2008/38 sulle regole di condotta sul mercato. La FINMA ha deciso di imporre misure vincolanti e di confiscare gli utili conseguiti in modo illegale nel periodo dal 2009 al 2012 per un ammontare di 3,5 milioni di franchi. L'importo è devoluto alla Confederazione.

Manipolazione del mercato

I trader della banca per le operazioni in conto proprio hanno influenzato la quotazione di numerose azioni e derivati in modo illecito, registrando numerosi ordini nel libro degli ordini di determinate azioni. Tuttavia gli ordini non sono mai stati eseguiti e non dovevano neppure esserlo. I trader hanno piuttosto sfruttato le fluttuazioni dei prezzi così generate per negoziare le azioni e i derivati abbinati alle azioni traendone profitto a favore della banca. I numerosi ordini di acquisto sono stati quindi cancellati (layering). L'immissione degli ordini serviva dunque esclusivamente per destare l'impressione che vi fossero attività sul mercato e alterare le quotazioni dei titoli (manipolazione del mercato). Non corrispondevano infatti a un comportamento reale della domanda e dell'offerta.

Lacune nell'organizzazione e nel controllo

La FINMA ha inoltre constatato che l'organizzazione interna della InCore Bank presentava gravi lacune nell'ambito della negoziazione in conto proprio. Non esisteva una chiara strategia di trading e il controllo delle operazioni in conto proprio non era adeguato né nel risk management né a livello di compliance.

Sospesa la negoziazione di valori immobiliari in conto proprio

Nel corso del procedimento la InCore Bank ha sempre dato prova di un atteggiamento cooperativo. Ha adottato misure organizzative di ampio respiro e tratto le relative conseguenze a livello di personale. Inoltre ha completamente sospeso la negoziazione di valori immobiliari in conto proprio.

Contatto

Tobias Lux, portavoce, tel. +41 31 327 91 71, tobias.lux@finma.ch
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La FINMA confisca gli utili della InCore Bank

Ultima modifica: 19.12.2013 Dimensioni: 0.16  MB
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