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Comunicato stampa
2025

Rapporto sulla risoluzione di UBS

L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA constata ulteriori progressi nella capacità di risanamento e di liquidazione di UBS e ritiene che un risanamento continui a essere possibile. Il margine di azione deve tuttavia essere ampliato, motivo per cui si rendono necessari anche adeguamenti legislativi. Il piano d’emergenza di UBS corrisponde in ampia misura ai requisiti legali vigenti, tuttavia in futuro deve essere migliorata la sua integrazione nel piano di risoluzione, che pertanto non può ancora essere considerato come attuabile. Alla luce delle attività di integrazione che si protraggono, la FINMA rinuncia, come già lo scorso anno, a valutare il piano di stabilizzazione.

La FINMA è del parere che attualmente, mediante la strategia di risoluzione privilegiata di continuità operativa (Single Point of Entry bail-in), UBS potrebbe essere ricapitalizzata e risanata e la sua attività potrebbe essere mantenuta. Nella valutazione della capacità di risanamento e di risoluzione (c.d. resolvability) di UBS al 31 dicembre 2024, la FINMA constata che la banca ha compiuto ulteriori progressi nell’eliminazione degli ostacoli già individuati. In particolare, con le fusioni delle case madri e delle unità svizzere di Credit Suisse e UBS la banca ha raggiunto traguardi significativi. Di conseguenza, dall’ultima valutazione la resolvability del gruppo è migliorata.

Più opzioni di intervento per le autorità

In linea con la prassi consolidata a livello internazionale, la FINMA si adopera affinché, al raggiungimento della soglia di insolvenza, oltre al risanamento possano essere attuate in modo giuridicamente sicuro anche un’uscita dal mercato in condizioni di solvibilità e una vendita coatta della banca (o di comparti di essa). In caso di pericolo d’insolvenza le autorità possono scegliere la procedura che presenta le migliori prospettive per salvaguardare la stabilità finanziaria e mantenere le funzioni di rilevanza sistemica, senza dover ricorrere al denaro dei contribuenti e al diritto di necessità.

 

Tuttavia, per l’attuazione di tali opzioni sussistono ancora notevoli incertezze giuridiche. La FINMA supporta pertanto la strategia in linea con i parametri di riferimento stabiliti dal Consiglio federale volta a disciplinare gli strumenti applicabili in caso di crisi in maniera più flessibile e giuridicamente sicura. Su questo tema ha pubblicato una Scheda informativa a giugno 2025. Un sostegno sufficiente alla liquidità costituisce in ogni caso un prerequisito essenziale.

Piano d’emergenza: integrazione nel piano di risoluzione

Il piano d’emergenza di UBS corrisponde in ampia misura ai requisiti vigenti sanciti dall’Ordinanza sulle banche. La crisi di Credit Suisse e la relativa analisi mostrano tuttavia che il piano d’emergenza di una banca di rilevanza sistemica globale (G-SIB) non può ancora, alle condizioni attualmente vigenti, adempiere in maniera efficace il suo scopo, ossia mantenere le funzioni di rilevanza sistemica preservando nel contempo la stabilità finanziaria a livello internazionale, e pertanto deve essere ulteriormente perfezionato. La CPI e il Consiglio federale confermano questo punto di vista nei loro rapporti e nel documento con i parametri di riferimento. Pertanto, il piano d’emergenza di UBS non può essere considerato come attuabile fino a nuovo avviso. Inoltre, la FINMA ritiene che il piano d’emergenza debba essere integrato nel piano di risoluzione di UBS come parte integrante delle opzioni di intervento estese. Solo così un’uscita dal mercato potrebbe costituire una valida alternativa in una situazione di crisi.

 

Nel periodo in esame, UBS ha consolidato il suo piano d’emergenza con quello di Credit Suisse e iniziato a sviluppare strategie corrispondenti per inserirlo nel piano di risoluzione a livello di gruppo come parte integrante dell’uscita dal mercato in condizioni di solvibilità.

 

A causa dell’integrazione in corso di Credit Suisse in UBS e dei rapidi cambiamenti che ne derivano, anche nel 2024 non è stato possibile valutare in maniera completa il piano di stabilizzazione della banca. Nell’estate 2025 UBS ha presentato una versione aggiornata, attualmente in fase di verifica.

Pianificazione delle crisi presso le banche di rilevanza sistemica globale (G-SIB)

Quale banca di rilevanza sistemica globale operante a livello internazionale, UBS deve adempiere requisiti particolari per la pianificazione delle crisi. La FINMA elabora per tutto il gruppo un piano di risoluzione, che può essere attuato al raggiungimento della soglia di insolvenza. In base a questo piano, la FINMA valuta ogni anno la capacità di resolvability della banca e condivide i risultati con il Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB), che svolge un corrispondente rilevamento (Resolvability Assessment Process) per tutte le banche di rilevanza sistemica globale.

 

UBS elabora inoltre un piano di stabilizzazione e un piano d’emergenza, entrambi sottoposti alla valutazione della FINMA con frequenza annuale. Il piano di stabilizzazione illustra le misure con le quali la banca intende stabilizzarsi durevolmente in caso di crisi in modo da poter mantenere la sua attività senza interventi da parte dello Stato. Il piano d’emergenza indica in che modo le funzioni di rilevanza sistemica possono essere mantenute, qualora la stabilizzazione non vada a buon fine e la risoluzione fallisca.

 

In conformità all’Ordinanza sulle banche, la FINMA informa regolarmente il pubblico sullo stato dei lavori concernenti i piani di risoluzione e di stabilizzazione e la pianificazione d’emergenza delle banche di rilevanza sistemica.

Contatto

Serkan Isik, portavoce
Tel. +41 (0)31 327 95 59
serkan.isik@finma.ch

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Rapporto sulla resolution di UBS

Ultima modifica: 25.09.2025 Dimensioni: 0.42  MB
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