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Dipartimento federale delle finanze DFF
Autorità di controllo per la lotta contro il riciclaggio di denaro
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Attività

1 Regolamentazione e definizione della prassi

L’Autorità di controllo concretizza le disposizioni della LRD per il settore non bancario adottando ordinanze e circolari e definendo la prassi in modo da contribuire alla messa in pratica delle disposizioni definite dalla LRD. Per l’interpretazione del concetto di “attività svolta a titolo professionale”, elemento costitutivo dell’assoggettamento alla LRD degli intermediari finanziari del settore non bancario, l’Autorità di controllo ha promulgato l’ordinanza dell’autorità di controllo per la lotta contro il riciclaggio di denaro sull’esercizio a titolo professionale dell’attività di intermediazione finanziaria nel settore non-bancario (OAP-LRD), la quale introduce criteri alternativi e facili da verificare volti a stabilire se una determinata attività è esercitata a titolo professionale. In una compilazione intitolata Il campo di applicazione personale e territoriale della legge sul riciclaggio di denaro nel settore non bancario l’Autorità di controllo ha precisato l’interpretazione del campo d’applicazione dell’articolo 2 capoverso 3 LRD. La compilazione viene completata da singole pubblicazioni che vengono integrate in seguito nella compilazione sull’assoggettamento. Nell’ordinanza dell’Autorità di controllo per la lotta contro il riciclaggio di denaro relativa agli obblighi degli intermediari finanziari che le sono direttamente sottoposti (ordinanza AdC sul riciclaggio di denaro, ORD AdC), sono definite le disposizioni d’esecuzione relative agli obblighi previsti dalla LRD per gli IFDS.

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 2  Strumenti di vigilanza

La vigilanza dell’Autorità di controllo è esercitata mediante una procedura di regolamentazione e d’autorizzazione per gli OAD e gli IFDS, un esteso sistema di rapporti, una gestione efficiente dei dati grazie a materiali e programmi informatici moderni e controlli diretti effettuati sulla base di sondaggi.

L’Autorità di controllo sorveglia il rispetto delle norme della LRD e delle disposizioni d’applicazione nella propria sfera di competenza e adotta le decisioni necessarie all’attuazione della legge. Per adempiere ai suoi compiti l’Autorità di controllo può esigere tutte le informazioni e tutti i documenti necessari all’adempimento dei propri compiti non solo dagli OAD, dagli IFDS e dai loro organi di revisione, ma anche dai presunti intermediari finanziari che non sono né autorizzati né affiliati a un OAD. Inoltre, l’Autorità di controllo possiede diverse fonti d’informazioni quali i rapporti di revisione LRD degli IFDS, i rapporti annuali e di revisione degli OAD, gli obblighi di autorizzazione e di comunicazione, le comunicazioni di altre autorità, di clienti o di terzi nonché i rendiconti dei mass media. Nell’ambito della vigilanza sul mercato, l’Autorità di controllo osserva attivamente gli sviluppi rilevanti ai sensi della LRD in atto presso gli intermediari finanziari e sul mercato finanziario e prende le misure che si impongono.

Le decisioni adottate dall’Autorità di controllo in virtù della LRD (ad es. decisioni di riconoscimento o di autorizzazione, misure ai sensi dell’art. 20 LRD) possono essere impugnate dinanzi al Tribunale amministrativo federale e quindi al Tribunale federale.

In caso di esercizio dell’attività senza autorizzazione, di violazione dell’obbligo di comunicazione o di disobbedienza alle sue decisioni (art. 36 - 38 LRD), l’Autorità di controllo può sporgere denuncia penale presso il Dipartimento federale delle finanze (DFF), che si incaricherà di perseguire il contravventore e pronunciare una decisione. L’Autorità di controllo, infatti, non è abilitata ad infliggere delle pene concernenti il diritto penale amministrativo (ad es. multe).

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3 Vigilanza sugli organismi di autodisciplina
 
L’Autorità di controllo riconosce e sorveglia gli OAD, li consiglia nel campo dello sviluppo dell’organizzazione e li assiste in caso di questioni e problemi generali. Gli OAD provvedono al rispetto delle norme della LRD da parte degli intermediari finanziari ad essi affiliati e sotto questo aspetto sono per così dire il braccio destro dell’Autorità di controllo. Quest’ultima coinvolge gli OAD nell’elaborazione della regolamentazione da essa emanata nonché della prassi relativa al campo d'applicazione e agli obblighi previsti dalla LRD per il settore non bancario.

Nell’ambito della procedura di riconoscimento, l’Autorità di controllo verifica se l’OAD soddisfa i presupposti del riconoscimento, vale a dire se è in grado di garantire il rispetto degli obblighi legali. In caso affermativo, accorda il riconoscimento. In linea di principio, ha diritto al riconoscimento ogni OAD che adempie le condizioni legali e dispone di collaboratori sufficientemente qualificati per assumere, senza conflitti d’interesse, i compiti conferiti. Un OAD deve poter garantire che gli intermediari finanziari ad esso affiliati rispettano costantemente gli obblighi legali.

Se un OAD non adempie più le condizioni stabilite nella decisione di riconoscimento o non rispetta più gli obblighi legali, l’Autorità di controllo, previa comminatoria, può revocare il riconoscimento. In questo caso, gli intermediari finanziari affiliati all’OAD in questione possono affiliarsi entro due mesi a un altro OAD riconosciuto, altrimenti verranno sottoposti direttamente alla vigilanza dell’Autorità di controllo. Per gli avvocati e i notai è prevista un’eccezione: entro due mesi devono affiliarsi a un altro OAD o non potranno più offrire servizi finanziari.

L’Autorità di controllo approva gli statuti, i regolamenti ai sensi dell’articolo 25 LRD nonché determinate direttive e concetti riguardanti la formazione adottati dagli OAD, come pure le relative modifiche, e provvede affinché gli OAD applichino i loro regolamenti. Inoltre deve essere informata in merito alle procedure di sanzionamento LRD e approvare i cambiamenti del personale.

Il controllo degli OAD si effettua mediante un rapporto che deve essere presentato almeno una volta l’anno, il cui contenuto e la cui struttura sono definiti dall’Autorità di controllo. Il rapporto annuale informa sull’organizzazione dell’OAD, sui cambiamenti nella struttura degli affiliati, sull’attività dei singoli organi dell'OAD, sull’attività di controllo e revisione esercitata sugli affiliati nonché sull’attività e riscontri rilevanti in materia di riciclaggio di denaro. Di norma, l’Autorità di controllo effettua un controllo sul posto presso l’OAD una volta l’anno. Il controllo presso l’OAD dell’ordine degli avvocati e dei notai deve essere affidato ad un organo di revisione esterno. In caso di violazione delle condizioni di riconoscimento o della LRD, l’Autorità di controllo può sancire dei provvedimenti atti a ripristinare la legalità.

Per far sì che l’autodisciplina funzioni senza problemi, l’Autorità di controllo e gli OAD devono provvedere a un regolare scambio d'informazioni. Lo scambio d’informazioni è agevolato da diverse piattaforme di dialogo istituzionalizzate, quali i forum OAD, le conferenze di coordinamento e i colloqui di coordinamento. Il forum OAD, organizzato a turno da uno degli OAD, offre agli OAD l’opportunità di discutere le questioni e i problemi relativi all’interpretazione e all’attuazione della LRD e consente di coordinare le loro attività (ad es. la formazione). L’Autorità di controllo partecipa regolarmente a questi forum e una volta l’anno organizza la conferenza di coordinamento, in occasione della quale l’Autorità di controllo e gli OAD possono approfondire in comune le questioni d’attualità che riguardano la LRD. I colloqui di coordinamento consentono uno scambio informale di vedute sui temi all’ordine del giorno tra rappresentanti dell’Autorità di controllo e OAD.

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4  Vigilanza sugli intermediari finanziari direttamente sottoposti all’Autorità di controllo (IFDS)

L’Autorità di controllo accorda agli IFDS che ne fanno richiesta, e che adempiono le condizioni legali (art. 14 cpv. 2 LRD), l’autorizzazione a esercitare l’attività di intermediazione finanziaria. Una delle condizioni è la capacità di garantire l’adempimento degli obblighi legali, capacità che viene valutata in special modo esaminando le strutture organizzative, il personale e le conoscenze della LRD da parte dei responsabili.

L'Autorità di controllo vigila sugli IFDS. Essa può effettuare controlli sul posto o delegare tali controlli a un organo di revisione da essa designato. Inoltre gli IFDS sono tenuti a far allestire periodicamente (di regola una volta l’anno) un rapporto di revisione in materia di LRD da un organo di revisione accreditoTali rapporti costituiscono una componente importante della vigilanza, in quanto permettono all’Autorità di controllo di farsi un'idea di come vengono attuati gli obblighi legali da parte degli IFDS.

Se si riscontrano delle violazioni della LRD da parte di un IFDS, l’Autorità di controllo adotta i provvedimenti necessari al ripristino della legalità, nel rispetto del principio della proporzionalità. L’Autorità di controllo può emanare decisioni e, se necessario, notificarle con comminatoria della multa prevista all'articolo 38 LRD per mancata osservanza delle stesse oppure misure più clementi quali l’ammonimento o l’avvertimento. La misura più severa consiste nel revocare all'IFDS l’autorizzazione a esercitare la propria attività e può essere inflitta se l’IFDS o una delle persone incaricate della sua amministrazione o gestione non adempiono più le condizioni di autorizzazione oppure commettono ripetute o gravi violazioni degli obblighi legali. Se l’IFDS esercita l’intermediazione finanziaria a titolo di attività principale, per impedire l’esercizio di un'attività illegale l’Autorità di controllo pronuncia di regola, insieme alla revoca dell’autorizzazione, anche lo scioglimento dell’IFDS e, a dipendenza della forma giuridica dell’IFDS, la sua radiazione dal registro di commercio.

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5 Vigilanza sul mercato

L’Autorità di controllo osserva e analizza in permanenza il mercato, identifica i possibili intermediari finanziari che non dispongono dell’autorizzazione, né sono affiliati a un OAD e se del caso li sottopone alla propria vigilanza, o li costringe ad affiliarsi a un OAD o vieta loro di esercitare la loro attività. A tal fine, può adottare provvedimenti per il ripristino della legalità, ad esempio un controllo sul posto inteso a chiarire se vengono effettivamente forniti servizi di intermediazione finanziaria. Gli intermediari finanziari che operano nell’illegalità, vale a dire gli intermediari finanziari che pur essendo soggetti all’obbligo di assoggettamento non sono affiliati a un OAD né dispongono dell’autorizzazione dell’Autorità di controllo e violano gravemente o ripetutamente gli obblighi previsti dalla LRD, possono essere liquidati o radiati dal registro di commercio. L’Autorità di controllo può anche sporgere denuncia in base all’articolo 36 LRD.

La vigilanza sul mercato si limita tuttavia a determinare se un’attività entra nel campo d’applicazione della LRD e se conseguentemente è assoggettata alla legge. L’Autorità di controllo segue regolarmente gli sviluppi sul mercato dei servizi finanziari per identificare eventuali nuove attività rilevanti ai sensi della legge sul riciclaggio di denaro. La vigilanza sul mercato non guarda il modo in cui il singolo intermediario finanziario fornisce le proprie prestazioni e adempie i propri obblighi nei confronti dei clienti, infatti, tra i compiti dell’Autorità di controllo non rientra la protezione dei consumatori.

L’Autorità di controllo si mobilita sulla base delle proprie ricerche (ad es. screening), di informazioni ricevute da intermediari finanziari, dagli OAD e da altre autorità e dei resoconti forniti dai media. Oltre a ricerche di carattere generale, l’Autorità di controllo prende anche iniziative in materia di vigilanza su base geografica o settoriale.

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6 Attività di revisione e accreditamento degli organi di revisione

Secondo l'articolo 18 capoverso 2 LRD, l’Autorità di controllo può effettuare controlli sul posto presso gli IFDS oppure delegare tali controlli ad un organo di revisione da essa designato. In questo caso, l’Autorità di controllo ha optato per l’accreditamento di organi di revisione. Per le revisioni LRD degli IFDS, l’Autorità di controllo ammette soltanto le società di revisione che soddisfano le condizioni previste dall’ elenco degli obblighi, ad esempio l’acquisizione di almeno cinque mandati LRD entro un anno dall’accreditamento. In tal modo, l’Autorità di controllo intende assicurarsi che vengano ammessi soltanto revisori che dispongono di conoscenze specifiche della LRD.

Ogni IFDS è tenuto a scegliere l’organo di revisione tra gli organi di revisione accreditati e ad incaricarlo di effettuare la revisione. Tra gli organi di revisione LRD riconosciuti dall’Autorità di controllo e gli IFDS da essi controllati esiste un rapporto di mandato fondato sul diritto privato. Una volta ultimata la revisione LRD, gli organi di revisione trasmettono spontaneamente il rapporto di revisione all’Autorità di controllo. Quest’ultima lo esamina approfonditamente. L’Autorità di controllo sorveglia il lavoro degli organi di revisione accreditati procedendo a una verifica periodica sul posto presso l’IFDS. Per mantenere l’accreditamento, almeno uno dei cinque mandati LRD deve essere un mandato IFDS. L’Autorità di controllo influisce sulla revisione, entro i limiti previsti dalla legislazione, attraverso le schede di lavoro e un rapporto di revisione LRD standardizzato. Eccezionalmente, la stessa Autorità di controllo può effettuare delle revisioni sul posto.

Gli IFDS che adempiono determinate condizioni e che per il tipo di servizi e la struttura della clientela presentano un basso rischio di riciclaggio di denaro e di revisione, possono chiedere all’Autorità di controllo di beneficiare di un ciclo di revisione più lungo in funzione del rischio.

Quanto agli OAD, l’Autorità di controllo stessa procede alle verifiche sul posto, ad eccezione degli OAD dell’ordine degli avvocati e dei notai, guardando anche la situazione degli OAD sotto il profilo economico aziendale. Inoltre, può effettuare controlli sul posto nell’ambito della vigilanza del mercato.

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7 C ollaborazione a livello nazionale e internazionale

L’Autorità di controllo collabora strettamente con le autorità di vigilanza designate dalle leggi specifiche, con il MROS e con le autorità di perseguimento penale nazionali e cantonali. A seconda delle circostanze, la collaborazione può assumere forma di assistenza giudiziaria o amministrativa oppure di scambio informale di informazioni.

L’Autorità di controllo può chiedere alle autorità estere di vigilanza sui mercati finanziari di fornirle informazioni o trasmetterle documenti di cui ha bisogno per adempiere i propri compiti. In linea di principio, l’Autorità di controllo concede l’assistenza amministrativa alle autorità di vigilanza estere se sono adempiute le condizioni previste dalla legge (art. 31 cpv. 2 LRD).

Per le questioni che rientrano nella sua sfera di competenza, l’Autorità di controllo collabora in diversi gruppi di lavoro interdipartimentali, emette pareri nell'ambito della procedura di legiferazione e collabora all’interno della delegazione svizzera presso la FATF.

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8 Finanziamento dell’Autorità di controllo

L’Autorità di controllo fa parte dell’AFF, i cui costi sono coperti dal budget generale. Per le sue prestazioni e le sue decisioni in materia di LRD, essa riscuote degli emolumenti calcolati in base al tempo impiegato e dall’interesse degli assoggettati. La base legale è costituita dall’ordinanza del 26 ottobre 2005 sulla tassa di sorveglianza e sugli emolumenti dell’Autorità di controllo per la lotta contro il riciclaggio di denaro (OT AdC).

I costi dell’Autorità di controllo che non possono essere imputati direttamente sono coperti dal 2006 da una tassa di vigilanza riscossa in aggiunta alle altre tasse dagli intermediari finanziari direttamente sottoposti e dagli OAD. La tassa è fissata di anno in anno e viene calcolata in base alla differenza tra i costi complessivi della vigilanza esercitata dall’Autorità di controllo e le entrate dell’anno precedente.

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Contatto: info@gwg.admin.ch

 

Ultimo aggiornamento il: 21.04.2008

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